Gruppo Wagner e fake news: cosa resta - Agenda Digitale

Nuove ricerche evidenziano come, nonostante il leader del gruppo paramilitare della Federazione Russa Wagner Prigozhin sia fuori dai giochi da molto tempo, il sistema di disinformazione che aveva messo in piedi ha ancora una forte influenza sull'opinione pubblica, in particolare in merito al conflitto russo-ucraino e alle elezioni statunitensi 2024.

I dettagli nel mio articolo per Agenda Digitale

Gruppo Wagner e fake news: cosa rest

Le troll farm di Prigozhin: disinformazione oltre la morte

La ricerca svolta dall’unità Mandiant Intelligence di Google sottolinea, tra l'altro, come la disinformazione sarà l’arma che colpirà le elezioni presidenziali americane del di quest'anno. Infatti, anche se non si è ai livelli delle campagne russe del 2016, le troll farm di Prigozhin sono sulla strada giusta.

Prigozhin e la disinformazione: un passato controverso

Proprio nel 2016 Prigozhin è stato sanzionato per aver finanziato la Internet Research Agency, una troll farm all’interno della campagna di disinformazione russa contro le elezioni americane. Poi, nel 2022, durante il conflitto russo-ucraino, insieme al Gruppo Wagner, ha svolto una funzione primaria negli scontri, sfiorando un colpo di Stato contro il Cremlino, fino alla sua morte sospetta.

Nello stesso anno, l'intelligence americana aveva rilevato l'influenza di un'organizzazione vicina a Prigozhin per screditare Biden durante le elezioni di metà mandato, con l'obiettivo di indebolire il candidato democratico. 

Prigozhin e Telegram come strumento di propaganda

Durante le operazioni contro il Cremlino della Wagner, Telegram è stato uno degli strumenti principali: ha svolto la funzione di aggregatore di notizie, propaganda, reclutamento, diffusore di informazioni, discorsi istituzionali, meme per denigrare gli ucraini, gli Stati Uniti, l’Onu, stralci di presunte intercettazioni telefoniche. Tant'è che il canale Telegram aveva 1,3 milioni di follower nel 2023, guadagnati in un solo anno. 

L’evoluzione della disinformazione: da contenuti virali a siti web

Ovviamente, anche la disinformazione si evolve. Infatti, se prima passava per i social media (anche se per la Russia la creazione di account non autentici sui social network resta il metodo preferito), ora lo strumento principale è la creazione di siti web mascherati da fonti di notizie legittime. Questo è stato possibile grazie all’intelligenza artificiale e all'impiego di attori per la realizzazione di video ingannevoli. 

Il coinvolgimento di Google nel tracciamento delle attività di disinformazione

Le attività di tracciamento di Google evidenziamo come la pagina di disinformazione russa Newsroom for American and European Based Citizens è rimasta attiva sui social anche dopo che il sito web è stato messo offline e che il canale Telegram Cyber Front Z, tra la rivolta armata di Prigozhin a giugno e la sua morte ad agosto, ha cercato di promuovere il Gruppo Wagner e il suo ruolo di sicurezza in diversi Paesi africani e da allora promuove contenuti pro-Russia legati alla guerra.

Chi è al comando delle troll farm dopo la morte di Prigozhin?

Sempre secondo Google, un’organizzazione indipendente con sede in Togo, a quanto pare legata a Prigozhin, rivolta al pubblico africano nella regione del Sahel, Burkina Faso in particolare, dopo la morte del leader del Gruppo Wagner ha aumentato la sua attività di influenza. Non si sa ancora chi è che controlla queste operazioni di disinformazione adesso, anche se il Wall Street Journal potrebbe avere delle prove che le collegano al Gruppo Wagner.

 

Fonte: Agenda Digitale