Le nuove minacce fluide e la situazione attuale hanno spinto i nostri esperti di sicurezza a interrogarsi sulla necessità di modificare e aggiornare i servizi di sicurezza.
I dettagli nel mio articolo per Agenda Digitale
La deontologia tra le priorità dei Servizi italiani
Secondo Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, le priorità dei servizi italiani partono da una nuova deontologia, ossia norme e regole da rispettare per servire il Paese (con un chiaro riferimento a Marco Mancini, ex AISE, che ha da poco pubblicato un libro). Infatti, il lavoro dell'intelligence e dei servizi deve essere sì riservato, ma non chiuso e isolato.
La nuova minaccia
Elisabetta Belloni, direttrice del DIS, invece, sostiene che in questo momento storico caratterizzato dall'“erosione” della sovranità degli Stati Uniti e dalla presenza di aziende multinazionali, media, organizzazioni non governative e attori anche terroristici nel sistema delle relazioni internazionali, le minacce sono ormai fluide e multiformi.
Le conseguenze principali, secondo lei, sono tre: l’estensione del raggio d’azione dell’intelligence economico-finanziaria; l’impatto sul ciclo dell’intelligence dello spostamento della minaccia dal dominio analogico a virtuale; il legame tra la sfera economico-finanziaria e quella cyber.
Una riforma già annunciata
Già qualche mese è stata annunciata una riforma dei servizi informativi italiani, con la necessità di avere una migliore struttura amministrativa, esonerare i funzionari di AISE e AISI da responsabilità penali, puntare al potenziamento dell’innovazione tecnologica delle singole nazioni e allo snellimento delle filiere produttive.
Fonte: Agenda Digitale