Guerra tecnologica tra USA e Cina: il nuovo teatro di scontro sono i cavi sottomarini e le implicazioni globali - Cybersecurity360

La guerra tecnologica tra USA e Cina ha un nuovo scenario d'azione: le acque mondiali. Infatti, gli Stati Uniti hanno trovato un nuovo alleato in una delle principali aziende di cavi sottomarini.

Analizziamo le conseguenze di questa mossa nel mio articolo per Cybersecurity360

guerra tecnologica tra USA e Cina

Reuters ha di recente riportato la notizia (grazie alla testimonianza anonima di due dipendenti di SubCom e due membri dello staff della Marina degli Stati Uniti) che la società tecnologica del New Jersey, SubCom, sembrerebbe favorire gli Stati Uniti nella posa dei cavi, aumentando così la loro forza economica e militare.

 

Cavi sottomarini: un’infrastruttura strategica

I cavi sottomarini sono fondamentali per il mantenimento della connettività globale e hanno profonde implicazioni sulla sicurezza, l'economia e la geopoltica. Un possibile aumento della potenza economica e militare degli Stati Uniti potrebbe spostare l'equilibrio di potere nell'arena tecnologica, suscitando così tensioni con la Cina, una delle principali concorrenti nella corsa alla supremazia tecnologica.

Un po' di contesto. Già a inizio 2022 una delle navi cablate di SubCom è stata avvistata al largo dell’isola Diego Garcia, la più grande dell’arcipelago delle isole Chagos, nell’Oceano Indiano, dove si trova una base navale statunitense molto rilevante. Sempre l'anno scorso si è conclusa l’operazione segreta “Big Wave”, per cui un cavo di fibra ottica sottomarino è stato posato fino alla base militare. Operazione riconosciuta solo dopo l'articolo di Reuters da un portavoce della Flotta del Pacifico della Marina statunitense.

Dall'indagine è emerso anche che la SubCom avrebbe firmato un contratto con Google per creare la più grande rete internet privata sottomarina del mondo, rafforzando i suoi rapporti con il Pentagono.

 

SubCom, nuova alleata USA nella cyberwar contro la Cina

La SubCom viene fondata a Eatontown, New Jersey, dalla Cerberus Capital Management, società di private equity di New York che investe in appaltatori della difesa, da un progetto nato durante la Guerra Fredda. Per aggiungere un po' di contesto, è bene sapere che il suo co-fondatore e co-amministratore delegato, Stephen Feinberg, era membro del President’s Intelligence Advisory Board voluto da Trump.

L'azienda possiede sei navi dotate di vasti serbatoi per contenere i cavi in fibra ottica, mentre la stessa Marina Militare ne possiede solo una, la USNS Zeus, tra l'altro vecchia e poco utilizzabile. Tant'è che la SubCom sembra essere l'appaltatrice esclusiva dei cavi per le forze armate USA.

 

Subcom, tra difesa nazionale ed economia

Grazie alle risorse di questa azienda, gli Stati Uniti possono ampliare la propria rete sottomarina, gestire meglio le operazioni militari e tenere sotto controllo la flotta cinese. Infatti, le società che si occupano di cavi sottomarini sono solo quattro: NEC Corporation, giapponese, Alcatel Submarine Networks, francese, HMN Tech, cinese, e SubCom, americana. Aggiungiamo che la prossima mossa di Biden è quella di creare reti sottomarine commerciali controllate da aziende americane per trasformare gli USA nei controllori della rete.

 

Fonte: CyberSecurity360