Sensitive Future - Intervista a Green Carpet

Sensitive Future 

Intervista Green Carpet

Il nostro direttore scientifico Marco Santarelli è stato intervistato dal giornalista Enzo Argante nel suo programma Green Carpet a proposito di sicurezza, intelligence e di futuro sensibile.

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Esperto in gestione energia e energy manager, figure di riferimento per l'efficienza energetica - Energyup.tech

Esperto in gestione energia e energy manager, figure di riferimento per l’efficienza energetica

Su Energyup.tech è uscito un articolo a proposito di due figure professionali essenziali nel settore dell’energia: l’esperto in gestione energia e l’energy manager. I loro campi di azione sembrano simili, ma presentano differenze sostanziali che vanno dal campo di applicazione fino alle normative di riferimento.

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Data breach, tutte le insidie dello smart working - Riskmanagement360

Data breach, tutte le insidie dello smart working

di Marco Santarelli

 

Comunicazione data breach agli interessati

La pratica del telelavoro è esplosa improvvisamente con l’emergenza creata dalle misure di isolamento per evitare il contagio da coronavirus. Le aziende sono consapevoli dei rischi che comporta?

E' chiaro che da una situazione di emergenza, come quella creata in Italia dalle misure messe in atto per contenere il contagio da “coronavirus”, potrebbe nascere un’opportunità: lo smart working.  C’è però un rischio sottovalutato: non sono gli aspetti normativi, ma la sicurezza.  La maggior parte dei dipendenti ormai utilizza un pc portatile o altri device per lavorare. Questo comporta che i link da collegare e i vettori con cui si collegano si moltiplicano. Generando dei rischi che vanno compresi e affrontati.

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Guerra fredda Usa-Cina, con il 5G al centro: è escalation anche in Europa e Italia - Agenda Digitale

Guerra fredda Usa-Cina, con il 5G al centro
Il 5G e la tecnologia di rete in genere è protagonista dello scontro tra Usa e Cina, che procede tra alti e bassi. L’Europa sembra ancora alla finestra, ma la tensione cresce e anche l’Italia potrebbe prendere posizione a breve: recente il rapporto Copasir che lancia l’allarme security sulle aziende cinesi

Il 5Gcambierà completamente il nostro modo di comunicare, lavorare, gestire le cose e vivere quotidianamente, ma sta già avendo importanti ripercussioni a livello geopolitico. Ultima conferma, nel rapporto conclusivo dell’indagine sulla sicurezza delle telecomunicazioni il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della repubblica), dopo mesi di indagini, afferma chle aziende cinesi nel 5G sono un reale pericolo per la sicurezza nazionale. Bisogna, continua il Comitato, “seriamente prendere in considerazione un innalzamento degli standard di sicurezza idonei per accedere all’implementazione di tali infrastrutture” e invita gli addetti a maggiori attenzioni e non esclude  la possibilità di eliminare “le aziende cinesi dalla attività di fornitura di tecnologia per le reti 5G”.

A questa notizia si associa quella degli USA che giornI fa hanno chiesto agli Stati UE e ai propri colossi tecnologici di avere maggiore attenzione verso i possibili rischi di attacco cyber e di spionaggio da parte di grandi aziende come Huawei e ZTE. La Cina dal suo canto, invece, sembra essere sempre più interessata (avendo già convinto i suoi giganti tecnologici) a trasferire la tecnologia in altri Paesi (ad oggi già circa 63, come dichiarato nel rapporto del Carnegie Endowment for International Peace). Insomma siamo alla solita confusione tra esigenza di crescita sociale e spinta economica sempre più in mano a pochi.

Ci troviamo insomma in uno scenario di nuova guerra fredda tecnologica, come la stanno chiamando ormai in tanti, in cui da un lato ci sono gli Usa, che chiedono agli Stati Ue e ai propri colossi tecnologici di avere maggiore attenzione verso i possibili rischi di attacco cyber e di spionaggio da parte di grandi aziende come Huawei e ZTE; dall’altro, la Cina sembra essere sempre più interessata (avendo già convinto i suoi giganti tecnologici) a trasferire la tecnologia in altri Paesi (ad oggi già circa 63, come dichiarato nel rapporto del Carnegie Endowment for International Peace).

E l’Europa come si sta muovendo in questo meccanismo in cui le infrastrutture critiche e le reti sembrano lo scopo e invece sono il mezzo?

Proviamo con questa breve analisi a fornire qualche spunto di riflessione.

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Usa e Cina opposti su difesa, intelligence e 5G: ma non è solo una questione tecnologica - Agenda Digitale

Usa e Cina opposti su difesa, intelligence e 5G: ma non è solo una questione tecnologica
In Cina c’è il miglior fattore tecnologico, umano e organizzativo. Tutto insieme. Il presidente usa Trump l’ha capito, teme questa supremazia e sta cercando di mostrare i muscoli ma limitando i danni. uno scenario complesso con sullo sfondo la supremazia tecnologica, ma non solo

Cina e Usa sempre più contrapposte sul fronte tecnologico, continuano a studiare le rispettive mosse, ben consapevoli si essere i due padroni dello scacchiere geopolitico mondiale.

E sembra davvero una partita a scacchi, se consideriamo le continue proroghe – l’ultima nei giorni scorsi – con cui gli USA danno ulteriore respiro a Huawei (e ai suoi clienti, che ne vogliono usare le tecnologie).

Sullo sfondo le preoccupazioni crescenti della presidenza Usa per la corsa cinese verso la supremazia nel 5G, per un concetto di smart city declinato al massimo controllo della popolazione e – soprattutto – col consenso della popolazione nonché per una politica economica sviluppata ai danni di Usa e Europa e basata sullo spionaggio non solo industriale.

Uno scenario, insomma, molto ricco e variegato quello nel quale va a inserirsi la questione sollevata nei giorni scorsi da Angelo Marcello Cardani, Presidente dell’Autorità Garante per le Comunicazioni (Agcom), che definito quello della sicurezza e affidabilità tra reti esistenti, operatori e fornitori  “un problema sostanzialmente insolubile: bisogna solo scegliere se essere spiati, tra virgolette, dai Cinesi o dagli Americani, questo per quanto riguarda i sistemi che sono assai complessi”.

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Security by design

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GeneraData: reti e dati nel futuro

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