Energia in Rete, produzione di energia da fonti rinnovabili, tra cui il moto ondoso, e riqualificazione delle piattaforme petrolifere dismesse nell'area adriatica abruzzese.
PROGETTO RE-TRIV e SEAENERGY
Il progetto RE-TRIV ha come obiettivo la produzione di energia pulita, sfruttando il movimento delle onde del mare. Tale progetto è suddiviso in due fasi: la fase iniziale, cuore pulsante del progetto, da noi denominata SeaEnergy, che prevede la sperimentazione di un sistema di boe tra loro legate, che collegano le piattaforme petrolifere dismesse alla Torre del Cerrano; una seconda fase, RE-TRIV per l’appunto, che consiste nella realizzazione di vere e proprie stazioni energetiche definitive e fisse con le boe all'interno delle piattaforme stesse e in questo caso il trasporto di energia avviene attraverso le tubature sottomarine.
Il sistema di cui parliamo può essere installato in due entità: uno "on board", in prossimità della costa, sfruttando le onde delle barche che ormeggiano e uno "off board", al largo della costa tramite un cavo subacqueo lungo x chilometri o una trasmissione di dati stile hub-link. L’estrazione dell’energia avverrà grazie al moto ondoso appunto, utilizzando il sollevamento e l’abbassamento di un oggetto in galleggiamento simile a una boa.
Consiste in un sistema galleggiante molto simile a una serie di boe da posizionare in mare aperto, in grado di produrre energia elettrica grazie alla propria oscillazione e alla vernice fotovoltaica per effetto delle onde e con la trasmissione energetica attraverso wi-fi o batterie. La produzione sarà monitorata ed efficientata da un software, il brevetto MSK, che razionalizzerà il flusso in entrata e in uscita. Si tratta di un sistema low cost, che contribuisce anche a contrastare, in modo significativo, i fenomeni di erosione, attraverso la riduzione dell’energia delle onde che si infrangono sulla costa, senza impattare in maniera particolare su flora e fauna marine.
Lo sfruttamento dell’energia dalle onde presenta diversi vantaggi anche rispetto all’eolico e al fotovoltaico: un basso impatto ambientale e visivo, una minore variabilità oraria e giornaliera e una variazione stagionale favorevole, visto che il potenziale dell’energia proveniente dalle onde è più alto in inverno, quando i consumi energetici sono massimi.